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Zafferano

Avifauna > Laridi

Zafferano - Larus fuscus graellsii (Brehm, 1857)

Siracusa
Lo Zafferano è lungo tra i 48 e i 56 centimetri, mente l’apertura alare arriva a 1 metro e 17–1 metro e 34 centimetri. È dunque un po’ più piccolo del Gabbiano reale e se ne distingue per le parti superiori scure. Il maschio e la femmina adulti hanno una livrea praticamente identica con corpo e testa bianchi, dorso e ali grigio scuro ed estremità delle ali nere con alcune macchie bianche. Becco e zampe sono gialle. Nella parte bassa del becco, in prossimità della punta, vi è una macchia rossa. In inverno gli adulti hanno il capo con una fine striatura grigia. I giovani hanno una colorazione di base bianca, ma fittamente e pesantemente macchiata di marrone con zampe tendenti al rosa e becco marrone-nerastro.
Nidifica per terra in buche nude o rivestite di vegetazione, lungo le coste, dune, isole, talvolta brughiere. Migratore di lunga distanza, da noi è svernante regolare, anche se poco abbondante. Spesso associato ai Gabbiani reali, frequenta i porti, dove raccoglie scarti del pescato sulla superficie dell’acqua, ma è anche in grado di catturare pesci vivi con brevi immersioni. Spesso si vede nelle discariche. Durante la migrazione e lo svernamento lo Zafferano frequenta litorali marini anche antropizzati, foci fluviali e aree portuali e discariche di rifiuti urbani, aree industriali. Più rare presenze all’interno.
L’area di origine degli uccelli inanellati segnalati in Italia si incentra primariamente lungo le coste finlandesi del Baltico e in varie isole danesi nel Baltico e Kattegat. Origini più occidentali sono localizzate lungo la costa meridionale norvegese e quindi lungo quella orientale del Regno Unito. Molto ampia la distribuzione delle località italiane interessate dalle segnalazioni. Tranne singole ricatture, tutti i dati si distribuiscono lungo le coste dell’intera penisola e anche delle isole maggiori. Le coste adriatiche vedono una maggiore percentuale di segnalazioni, con una concentrazione particolare nell’Alto Adriatico e quindi a latitudini ben più meridionali in Puglia.
La specie compie spostamenti notevoli per raggiungere l’Italia, con la quasi totalità delle ricatture superiori ai mille chilometri e valori massimi prossimi ai 3mila chilometri. L’importanza del Baltico quale origine geografica degli Zafferani ricatturati in Italia risulta ben evidente da questa analisi spaziale che mette in luce efficacemente le aree di origine finlandesi e danesi. Le segnalazioni autunnali si distribuiscono ampiamente nel complesso dell’area interessata dalle ricatture in Italia.

È una specie gregaria, soprattutto durante l'inverno. Frequenta più o meno gli stessi habitat del Gabbiano reale, al quale si associa frequentemente insieme ai Gabbiani comuni e alle Gavine. Facile da vedere sia posato sia in volo, abbastanza lento e con variazioni di direzione tutt’altro che repentine. Il suo riconoscimento è abbastanza facile quando è imbrancato con i Gabbiani reali e il confronto nella colorazione superiore più facile.

Descrizione scientifica da:   
Sciacca (AG)
Siracusa
Siracusa
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