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Upupa - Upupa epops (Linnaeus, 1758)

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Upupa - Upupa epops (Linnaeus, 1758)

Troina
L'upupa è lunga tra i 25 e i 29 centimetri e ha un’apertura alare che sfiora il mezzo metro (44 – 48 cm). Il piumaggio è inconfondibile, marrone molto chiaro nella parte superiore e a strisce orizzontali bianco-nere nella parte inferiore. Il capo è provvisto di un ciuffo erettile di penne, il becco è piuttosto lungo e sottile e leggermente ricurvo verso il basso.In volo la silhouette è caratterizzata da ampie ali arrotondate e dal lungo e sottile becco; posata appare snella, con corti piedi e testa ornata da un vistoso ciuffo erettile di penne ad apice nero. I sessi sono simili.
È amante dei luoghi secchi, semi-alberati caldi e assolati: la si può incontrare presso boschetti o frutteti o lungo strade sterrate dove spesso si concede bagni di polvere. Il tradizionale paesaggio agricolo dei versanti vallivi esposti a sud, con un mosaico di filari d'alberi, campi terrazzati, prati e vigneti, è ideale per l'Upupa. È presente anche nelle zone verdi delle città. Si nutre di larve di invertebrati, grossi insetti, molluschi e ragni.
All'inizio del periodo riproduttivo il maschio esegue una semplicissima parata nuziale spiegando a ventaglio la cresta: un ciuffo erigibile ogni qual volta l'animale si trova in stato di agitazione. Nidifica nelle cavità degli alberi, negli anfratti di rocce o di manufatti quali muri a secco o edifici rurali. Il nido emanerà inoltre un gran fetore in quanto non viene mai pulito dai rifiuti e dal liquido maleodorante emesso dall'uropigio di madre e piccoli. Questo fetore serve per tener lontano i predatori e per attirare contemporaneamente gli insetti di cui l'upupa si nutre.
La nidificazione avviene generalmente in ambienti alberati ma non umidi e le uova bianche e grigie, da quattro a sette, vengono deposte alla fine di aprile o ai primi di maggio. La cova dura 16 giorni e durante questo periodo il maschio nutre la femmina portandole il cibo due o tre volte all'ora. La femmina, dopo la schiusa, resta con i piccoli per almeno dieci giorni anche in questo periodo tocca esclusivamente al maschio sfamare la famiglia. I piccoli si involano verso il venticinquesimo giorno, e cioè nella seconda metà di giugno. Vi possono essere anche due covate.
Terminato il periodo riproduttivo, le upupe partono per i quartieri invernali con una migrazione poco appariscente. L’Europa centro-orientale rappresenta l’area di inanellamento delle Upupe segnalate in Italia. Molti i Paesi rappresentati, da Germania e Polonia a nord, all’area baltica ad est. La gran parte delle segnalazioni in Italia sono localizzate lungo le coste, dall’alto Adriatico alla Liguria, con una prevalenza in Puglia e nell’area tra Calabria e Sicilia. Ampiamente distribuite le distanze percorse, da poche centinaia e fino a ben 1.600 Km dal sito di inanellamento. Le poche ricatture entro i confini nazionali mostrano spostamenti anche considerevoli ma non consentono di mettere in luce andamenti particolari.

Durante il periodo riproduttivo il maschio dell’Upupa emette un suono molto soffice, Hup-hup-hup, aprendo a ventaglio la cresta, compiendo un movimento della testa verso il basso con il becco semichiuso per attirare l'attenzione dell'esemplare femmina. Dopo aver scelto il luogo per la nidificazione il corteggiamento è caratterizzato da offerte di cibo da parte del maschio. Ma l’ilare uccello cantato dal poeta, quando si sente minacciato, sa come difendersi. In base a un comportamento appreso fin dai primi giorni di vita, si appiattisce sul terreno con le ali e la coda spiegate, emette sgradevoli vocalizzazioni quindi è in grado di scagliare contro l'intruso il liquido puzzolente prodotto dalla ghiandola dell'uropigio.

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