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Sterpazzola

Avifauna > Passeriformi

Sterpazzola - Sylvia communis (Latham, 1787)

Troina (EN)
Diffusa sull'intero territorio nazionale, con la sola eccezione della Sardegna, la Sterpazzola è un passeriforme di lunghezza compresa tra i 13 e i 18 centimetri e dal peso oscillante tra i 12 e i 17 grammi. Vive di preferenza ai margini dei boschi, tra fitti arbusti e piante spinose su terreno asciutto, dove si mimetizza anche grazie al colore del piumaggio, tra il marrone chiaro e il grigiastro nella parte superiore del corpo, color latte in quella inferiore, con una caratteristica chiazza più chiara sulla gola. Altri dettagli che aiutano identificare questa specie sono un anello biancastro attorno agli occhi, le zampe color crema e la coda lunga e appuntita. Maschio e femmina si distinguono a livello macroscopico per il colore del ciuffo: cinerino nel primo, castano nella seconda.
Vasto l'areale di diffusione: in Europa fanno eccezione solo le propaggini più settentrionali della penisola scandinava. Nelle sue lunghissime migrazioni si spinge volentieri fino al Nord Africa e anche a sud del Sahara, dove generalmente trascorre l'inverno. In Italia la Sterpazzola è presente nelle isole tirreniche, nelle aree costiere e soprattutto nelle regioni del nord-est.
Raggiunta dopo un anno di vita l'età riproduttiva, la femmina si occupa della costruzione del nido, realizzato utilizzando fili d'erba, radici e pelo d'animale, in posizione molto riparata tra i rami contorti degli arbusti, a breve distanza dal terreno. Vengono deposte 4-5 uova, che si schiudono dopo poco meno di due settimane di cova, della quale si occupano alternativamente maschi e femmine. Ci vogliono altre due settimane circa prima che i piccoli possano abbandonare il nido. Impareranno presto a procurarsi il cibo: principalmente insetti, bacche e larve.

Durante una passeggiata in campagna o al margine di un bosco, scrutando bene tra rovi, rose canine e noccioli è possibile imbattersi in questo passeriforme schivo, ma per nulla spaventato dalle lunghe distanze: con la fine della bella stagione migra infatti nel Sahel, a sud del deserto del Sahara, sfidando le mille insidie del viaggio e le difficili condizioni legate ai frequenti periodi di siccità che caratterizzano quella regione

Descrizione scientifica da:   
Troina (EN)
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