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Sgarza ciuffetto - Ardeola ralloides (Scopoli, 1769)

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Sgarza ciuffetto - Ardeola ralloides (Scopoli, 1769)

Fiume Simeto "Oasi di Ponte Barca" _ Paternò (CT)
Dal piumaggio bruno dorato, la Sgarza ciuffetto rappresenta una delle specie più eleganti della famiglia degli aironi. Tipico è appunto il ciuffo, piuttosto somigliante a una cresta, che campeggia sul capo dando alla specie un aspetto saggio, quasi si trattasse di lunghi capelli bianchi. Evidente anche il becco, bluastro e nero sulla punta, mentre la coda e il ventre presentano sfumature più chiare, sempre sulle tonalità del bruno-dorato e del rossiccio. Se importante è il ciuffo, anche il piumaggio risulta particolarmente ampio ed abbondante, e vale la pena di ricordare come le penne della Sgarza ciuffetto fossero un tempo oggetto – prima che la legislazione vietasse la caccia alla specie – di un fiorente commercio a scopi ornamentali.
La Sgarza ciuffetto è diffusa prevalentemente nell’Europa meridionale. In Italia è nidificante e migratrice, mentre più raramente la nostra penisola viene scelta dalle popolazioni quale area di svernamento. Come altre specie di aironi, la Sgarza ciuffetto è diffusa prevalentemente nel nord Italia, e principalmente lungo il corso del Po e nelle lagune dell’Alto Adriatico. Più localizzata la sua presenza altrove, pur con piccole colonie in Italia centrale, in Puglia e nelle isole.
Anfibi e pesci costituiscono la parte principale della dieta della Sgarza ciuffetto. La specie preferisce costruire il nido nelle aree continentali con clima più temperato, mediterraneo o sub-tropicale. La sua dipendenza dalle aree umide è evidente, con una particolare predilezione per delta, estuari e lagune d’acqua dolce, ma anche piccoli stagni, canali, fossi fiancheggiati da densa vegetazione acquatica.
Per nutrirsi, la specie frequenta in abbondanza anche le risaie, preferendo in ogni caso quelle aree a vegetazione più densa e acqua più bassa. Anche il nido viene di solito costruito dalla Sgarza ciuffetto ben al riparo dalla vegetazione, tipicamente arbusteti o boschetti densi, tra i 2 e 20 m dal suolo. Dalle abitudini crepuscolari, durante il giorno la Sgarza ciuffetto ama starsene rintanata nel fitto della vegetazione, rendendosi spesso completamente invisibile.
A dare il nome alla specie è la lunga cresta argentata, che dal capo scende fino al collo. Fiumi, paludi e altre aree umide sono il tipico habitat in cui la Sgarza ciuffetto vive e nidifica, costruendo il nido sugli alberi – come al solito in associazione con altre specie di aironi – e prevalentemente su salici e ontani, che spesso crescono sulle rive dei fiumi. Pesci e anfibi sono le sue prede preferite, e non è raro vederlo cacciare al crepuscolo, quando lascia l’albero con il tipico volo lento e misurato. In pieno giorno, invece, la Sgarza ciuffetto preferisce restare nascosta fra l’impenetrabile vegetazione, lanciando solo occasionalmente qualche verso…
Descrizione scientifica da:   
Oasi del Simeto _ Foce del Simeto (CT)
Oasi del Simeto _ Foce del Simeto (CT)
Fiume Simeto "Oasi di Ponte Barca" _ Paternò (CT)
Fiume Simeto "Oasi di Ponte Barca" _ Paternò (CT)
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