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Piro piro culbianco

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Piro piro culbianco - Tringa ochropus (Linnaeus, 1758)

Fiume Simeto "Oasi di Ponte Barca" _ Paternò (CT)
Il Piro piro culbianco è lungo tra i 21 e i 24 centimetri e presenta un’apertura alare massima di 61 centimetri. Le parti superiori sono bruno-nerastre, diffusamente punteggiate di bianco. La testa è debolmente striata di grigio, mentre collo, petto, fianchi e parte alta del ventre rimangono bianchi anche se marcatamente striati e segnati di grigio bruno. Il becco è piuttosto corto e tozzo, bruno scuro con una leggera tinta verdastra alla base. Le zampe sono grigio-verdi.
Per identificarlo in volo da sopra appare in complesso molto scuro con groppone bianco, da sotto spicca il colore praticamente nero del sottoala.
In periodo riproduttivo frequenta le zone paludose e alberate in prossimità di stagni, fiumi e laghi con rive fangose, mentre durante la migrazione e nelle aree di svernamento si insedia nelle zone umide dell’entroterra e costiere d’acqua dolce, come rive di fiumi e laghi, marcite, risaie, zone temporaneamente allagate. Occasionalmente sosta nelle zone umide salmastre e di rado lungo le coste marine. Si ciba principalmente di invertebrati legati ad ambienti umidi o palustri o a terreni molli e ricchi di sostanza organica.
La stagione riproduttiva è compresa tra la metà di aprile e giugno e nell’anno compie una sola covata. Il corteggiamento che precede l’accoppiamento vede il Piro piro culbianco compiere il cosiddetto salto del grillo: uno dei partner si pone dietro l’altro con la coda aperta a ventaglio e le ali alzate e quindi vi vola sopra. Viene spesso utilizzato il nido abbandonato di altre specie di uccelli o di scoiattoli.
Pochi i siti di cattura, che si collocano soprattutto in località dell'entroterra in Italia centro settentrionale. L’areale geografico di origine degli uccelli segnalati in Italia comprende sia aree di nidificazione della specie, quali Scandinavia e, almeno in parte, Germania, sia Paesi nei quali i soggetti inanellati erano certamente in migrazione o svernamento, come i dati riferiti alle coste dell’Europa nord-occidentale e centro-meridionale. Le ricatture in Italia si distribuiscono primariamente in aree costiere adriatiche e in misura inferiore tirreniche, risultando ampiamente distribuite su scala latitudinale, da aree interne della Pianura Padana alla Sardegna e allo Stretto di Messina. La gran parte delle ricatture indica una prevalenza di distanze coperte comprese tra i 500-mille chilometri, con pochi individui che risultano avere percorso anche oltre i 2mila chilometri.

Conduce vita solitaria o in piccoli gruppi. Sul terreno cammina con andatura veloce o di corsa, alzando e abbassando la testa e la coda. Quando è indotto a levarsi in volo il Piro piro culbianco lo fa in modo molto caratteristico: dapprima vola zigzagando a livello del suolo per diversi metri, quindi si alza a campanile e fugge con rapidi e irregolari battiti d'ala. Si nutre prevalentemente di insetti, ma anche altri invertebrati come ragni, crostacei, vermi e molluschi.

Descrizione scientifica da:   
Fiume Simeto "Oasi di Ponte Barca" _ Paternò (CT)
Fiume Simeto "Oasi di Ponte Barca" _ Paternò (CT)
Fiume Simeto "Oasi di Ponte Barca" _ Paternò (CT)
Fiume Simeto "Oasi di Ponte Barca" _ Paternò (CT)
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